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Cittadino Onorario

Tra i promotori della resistenza e capo del CNL di Bolzano

(Padova, 01.01.1911- Bolzano, 01.01.1945)

Dopo la laurea in economia e commercio all’Università degli studi “Ca’ Foscari” di Venezia, fu assunto dalla Magnesio di Bolzano. L’impresa era considerata di interesse bellico, e pertanto Longon fu esonerato dal servizio militare durante la seconda guerra mondiale. Dopo l’8 settembre 1943 fu tra i promotori della resistenza e fu presto messo a capo del CLN di Bolzano.

L’attività del CLN Zona Bolzano fu caratterizzata dall’essere la provincia parte della Zona d’Operazione delle Prealpi, e quindi di fatto annessa alla Germania. Molto attivo fu nell’assistenza agli internati nel Lager di Bolzano. A metà del dicembre 1944 Longon cadde nelle mani della Gestapo. Fu impiccato nella sua cella il 1º gennaio 1945, dopo giorni di torture.

Dirigente d’industria dalle superiori doti di mente, di cuore e di carattere, subito dopo l’armistizio, in situazione ambientale particolarmente difficile, organizzò e, per oltre quindici mesi, condusse la Resistenza del bolzanese fra quanti, senza distinzione di gruppo etnico, anelavano nell’ambito della Patria comune, libera e indipendente, a illuminate istituzioni di vita pubblica, per una democratica convivenza civile delle genti di confine. Capo del C.L.N. locale, con gravissimo rischio personale ne costituì le forze partigiane e concorse ad alimentare di uomini e mezzi le formazioni combattenti delle zone limitrofe; oltre il dovere e per virtù di esempio, partecipò coraggiosamente alla guerriglia; soccorse internati, favorì evasioni dai campi nazisti. Arrestato su vile delazione, con fede di apostolo antepose allo struggente richiamo degli affetti familiari l’appello del patrio ideale; irriducibile a intimidazioni e allettamenti, inflessibile alle torture, dopo quindici giorni di martirio soggiacque, in morte oscura e gloriosa, alla brutalità del nemico, vinto nella fragilità della carne, vittorioso nella radiosa nobiltà dello spirito.