ore 09:00 - 13:00
Centro Pastorale - Piazza Duomo, Bolzano

 

Convegno

 

Da millenni l’essere umano celebra i momenti più significativi della sua esistenza alla presenza della comunità. Il rito è un insieme di atti formalizzati, portatori di una valenza simbolica, che costituiscono un bene comune all’interno di un gruppo sociale o di una comunità. I più noti sono i cosiddetti riti di passaggio: una linea di transizione che segna una differenza, tra un prima e un dopo. Tradizionalmente ci si riferisce a: battesimo, matrimonio, funerale, oggi ridefiniti in chiave laica: “benvenuto”, “unione” e “commiato”.

Il rito assegna ai protagonisti un nuovo status, istituisce, santifica il nuovo ordine dinnanzi alla comunità dei partecipanti. Il rito “si istituisce”, non può essere auto-amministrato: richiede un’autorità in qualche modo superiore: la Chiesa, lo Stato, la comunità.

Con la secolarizzazione in corso la questione si è fatta più intricata. Più le società sono complesse più tendono a essere meno ritualizzate. Eppure i simboli continuano ad esistere, magari non più condivisi dall’intera collettività, assumendo aspetti e forme nuove, spesso non più religiose, a tratti più intime e familiari.

Cosa è dunque un rito e cosa un rituale? È possibile un rito senza comunità? Che fine hanno fatto i riti di passaggio? Questi e altri interrogativi troveranno spazio e risposta durante il convegno del 18 marzo.

 

Ingresso libero

 

Evento di Übergang-passaggi ABS, in collaborazione con il Centro per la Pace, il Centro Studi della Strada-Der Wegla Diocesi di Bolzano e Bressanone e Federcelebranti Italia