“Per noi mangiare non è soltanto trasformare e cuocere il cibo, è molto di più. È anche amicizia, fraternità, bellezza, spiritualità, compagnia”.
Con queste parole Gino Girolomoni, pioniere dell’agricoltura biologica in Italia, illustrava il suo pensiero. Un pensiero che ha plasmato il suo impegno per promuovere la filosofia del biologico, rispettosa del territorio e promotrice di riscatto economico e sociale.
Gino Girolomoni, pioniere del biologico in Italia, fu attivista politico, intellettuale, saggista, ma soprattutto contadino. La sua vita è la storia del suo sogno: restituire dignità alla terra e ai suoi guardiani, i contadini appunto.
Interviene
Nicola Angeli – area vendite Cooperativa Agricola Gino Girolomoni
Introduce e modera
Fabio Bonafè – scrittore e pubblicista, studioso di filosofia della religione e autore di libri, tra i quali il recente "Senza perdere la tenerezza" (Edizioni il Pozzo di Giacobbe, 2021)
Terzo appuntamento del ciclo “Sostenibilità, equità, solidarietà: storie che fanno la differenza”, in collaborazione con Mandacarù ONLUS
“Mi considero un poeta religioso e politico, una categoria pericolosa: quegli uomini che, se individuano un obiettivo, fanno un gran casino e coinvolgono tutti quelli che avvicinano per raggiungere il sogno". Quello di Gino Girolomoni (1946-2012), contadino e mistico, marito e "monaco", è stato ritornare alla terra, rivivere l'affetto per il lavoro agricolo come contatto vivo e vivificante con il creato. Grazie a tale passione, scaturita da un cristianesimo radicale, Girolomoni ha costruito un'esistenza intessuta di opere e incontri: la rinascita di un monastero abbandonato, Montebello, ancor oggi luogo di spirito e silenzio per tanti e tante in ricerca: "Alce Nero" (oggi "Girolomoni"), la prima cooperativa agricola biologica in Italia; i dialoghi con gli amici Guido Ceronetti, Massimo Cacciari, Sergio Quinzio, Vittorio e Rosanna Messori. E, in tempi più recenti, la lotta contro gli Ogm, "la prova vivente che esiste il diavolo". Ermanno Olmi definisce "sacrale" la missione di impegno civile ed ecologico di Girolomoni. Un autentico profeta del nostro tempo, capace di ritornare alla terra per trovare il Cielo. Un uomo che chiedeva ai suoi sodali "di smettere di esistere per cominciare a vivere".
L’eredità di Gino prosegue e quest’anno sono i 50 anni delle sua esistenza, il tempo impiegato per costruire tutta la filiera legata alla pasta: coltivano il grano in circa 400 aziende agricole, per oltre il 70% marchigiane, lo macinano nel loro molino, diventa semola, viene impastata con l’acqua nel pastificio adiacente e si trasforma in pasta, tutto il processo di trasformazione si svolge sulla collina di Montebello, nelle Marche, a 15 km da Urbino. La vendono in tutto il mondo.